Smart working sta per finire: guida per tornare alla normalità

Il Ministro per la Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, propone il ritorno al lavoro in presenza per i lavoratori pubblici. Ma il lavoro agile scomparirà?
L’estensione alla maggior parte della pubblica amministrazione dello smart working, in questi ultimi mesi, ha fatto parte delle misure adottate dal governo italiano per far fronte alla crisi provocata dalla pandemia.
Arrivati a settembre, il Ministro per la Pubblica Amministrazione Renato Brunetta vorrebbe realizzare un emendamento al Decreto Legge sul Green Pass per giungere all’obbligo di certificato verde per gli uffici pubblici. Una premessa per tornare a lavorare in presenza: il lavoro agile diventerebbe così un’eccezione, non più la regola.
Per molti lavoratori potrebbe essere uno shock tornare a lavorare in ufficio dopo i mesi passati a lavorare a casa. Grazie ad alcuni consigli e accorgimenti sarà possibile superare velocemente i momenti difficili e tornare ad una normalità necessaria. Da recenti ricerche è emerso che per abituarsi a nuove situazioni occorrono due settimane.

Concentrarsi su ciò che è mancato
Invece di demoralizzarsi, pensando a ciò che si è perduto (ad esempio le comodità di casa, , etc..), è consigliabile concentrarsi sugli aspetti che sono mancati del lavoro in ufficio come il rapporto che si instaura tra i colleghi o le eventuali bellezze che si possono ammirare accanto al luogo in cui si lavora.
(Ri)creare una quotidianità
Per raggiungere questo obiettivo è necessario organizzare le proprie attività con la massima cura e calma, senza affannarsi a fare troppe cose allo stesso momento.
Vivere il momento
Per non farsi prendere dall’ansia, o dalla paura, è consigliabile non pensare a cosa potrebbe accadere in un periodo di tempo prolungato. Più opportuno focalizzare i pensieri su cosa è necessario fare oggi e domani.
Sarà obbligatorio il Green Pass?
Le modalità del ritorno al lavoro in presenza negli uffici pubblici, molto probabilmente, dipenderanno dai singoli dirigenti. Certamente ci sarà un’ampia discussione, su tempi e modi, con le parti sociali, in particolare con i sindacati.
Si discute anche dell’opportunità di imporre il certificato verde ai dipendenti pubblici in presenza, come già si sta facendo in ambito scolastico e universitario. Introdurre questo obbligo comporterà la definizione delle modalità di controlli ed eventuali sanzioni.